sabato 9 gennaio 2016

Mi presento sono... un personaggio!

Salve a tutti lettori/lettrici e amici/amiche si passaggio!

Oggi vi propongo un post un po' diverso del solito. Come si intuisce un po' dal nome, si tratta di presentarvi un personaggio tratto da un libro, o da un film, ma tramite le sue parole. Magari in questo modo potreste trovare un personaggio talmente interessante da leggere, o guardare, la sua storia.


Signori e signore, oggi è qui con noi Tate Langdon, direttamente dalla prima stagione di American Horror Story. Ciao Tate, ti va di presentarti ai nostri amici?

       -        Uccido le persone che mi piacciono. Qualcuno mi implora di non ucciderlo, ma io non provo dispiacere. Non provo niente... Viviamo in un mondo schifoso, questo mondo è schifoso e debole. - 





Ehm... Non vorrei essere nei panni della tua ragazza, allora! Ah ha ha...
 Molto bene, passiamo alla prossima domanda! Alcuni dei nostri lettori frequentano ancora la scuola o l'università, me compresa, vuoi darci un consiglio? 

     -      La scuola non conta proprio un cazzo, Kurt Cobain, Quentin Tarantino, Marlon Brando, De Niro, Al Pacino, tutti hanno smesso di andare a scuola. È solo un puntino insignificante della tua vita. Non farci caso. -






Ok... Lasciamo perdere la scuola per il momento, ti va? Raccontaci qualcos'altro di te. Come va la tua situazione sentimentale?

-         Sono innamorato.-



Oh, ma che dolce! Pensavo che tu facessi del male alle persone che ti piacciono…


      -         Sono stufo di fare del male alle persone.-

-         Se ami una persona non dovresti ferirla mai. Mai.-


 Bene! Questo mi sembra un bellissimo proposito per il nuovo anno! 
Ora credo sia giunto il momento di salutarti Tate, è stato un piacere averti qui. 


Ok, questa è stata una prova, spero che per le prossime interviste di riuscire ad affinare il tiro e renderle un po' più carine. Nel frattempo spero che questa vi piaccia, un saluto


Aranel Laston  




venerdì 1 gennaio 2016

#fangirlday

Salve a tutti, belli e brutti!

Oggi voglio parlare a ruota libera di... manga!
Nel 2015 ho letto e terminato Death Note dopo aver visto, qualche anno prima, l'anime quando lo trasmettevano  su Mtv. Io ho amato con tutto il cuore l'anime e quindi non ho potuto che apprezzare anche il manga. Così come l'anime, anche il manga mi ha trasmesso delle forti emozioni tra cui, alla fine, un fortissimo male fisico. Io sono tra quelle persone che amano Light e che per tutto il tempo hanno fatto il tifo per lui! (Non so quanti siamo in realtà... spero di non essere stata l'unica, mi sentirei un po' a disagio). Certo Elle ha il suo fascino e l'ho molto apprezzato, sia per l'intelligenza sia per la simpatia, ma Light, alias Kira... Light è stupendo! Ok, è un po' cattivello. Ok, è un po' invasato e alla fine impazzisce ma è così affascinante! 

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La trama racconta di un giovane e brillante studente, Light Yagami, che trova un quaderno destinato a stravolgere la sua vita. Il quaderno è infatti il Death Note, portato sulla terra da un dio della morte, Ryuk, curioso di conoscere che cosa ne avrebbe fatto un umano.

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 Sicuramente non si aspettava quello che ne avrebbe fatto Light che decide di utilizzarlo per "ripulire" il Giappone dai criminali, infatti se si scrive il nome di chi si vuole uccidere, avendo ben in mente il suo nome e il suo volto, l'individuo in questione muore. Credete sia uno scopo nobile oppure no? Be', Elle, un abile e famoso detective, sicuramente pensa di no e farà di tutto per contrastare e arrestare Kira.



Ho apprezzato decisamente di più la prima parte del manga mentre la seconda... ecco, dopo la SPOILER! morte di Elle, credo che abbia perso molto.  

Se dovessi dare un voto a quest'opera sarebbe senz'altro un bel 10/10 e lode. 
Una mia amica mi ha poi consigliato di guardare anche l'anime Code Geass, dello stesso creatore, e così ho fatto. Credo che sia un bellissimo cartone giapponese però non penso che sia al livello di Death Note... voglio dire, Light si sarebbe mangiato in un boccone Lelouch! 

Se qualcuno ha visto/letto questi manga/anime, fatemi sapere! Sono super curiosa di conoscere le vostre opinioni in merito!

Aranel Laston

Facciamo due chiacchiere!

Salve a tutti...
Oggi sono un po' giù; sto facendo un po' di test su internet per valutare le mie conoscenze (credo di avervi già parlato della mia speranza di poter frequentare l'università di medicina) e purtroppo non sta andando tanto bene.



Io frequento un istituto tecnico e ho paura che questo mi svantaggi un po', però ho intenzione di darmi da fare e quindi in questi giorni potrei cominciare a studiare un po' di fisica e di biologia anche se non so ancora come. Ahimè, devo anche studiare per i compiti in classe e le interrogazioni e preparare una tesina e quindi il tempo manca.

In questo post voglio semplicemente sfogarmi perché ho notato che molti dei lettori del blog, se non tutti, sono più grandi di me e magari anche più esperti e spero in un vostro consiglio. Ovviamente non mi aspetto niente e sono conscia che non tutti hanno fatto medicina ma sarei felice di ascoltare i vostri pareri in merito all'università in generale; insomma vorrei fare due chiacchiere.

Sono piena di dubbi e paure ma l'unica certezza che ho è che voglio fare medicina. Devo però essere realistica e pensare a un piano B.
Ho guardato su Youtube qualche video che mi potesse dare delucidazioni ma alcuni di questi mi hanno angosciata ancora di più. Una ragazza ha iniziato a studiare per l'esame di ammissione addirittura tre anni prima! Un'altra ragazza, invece, mi ha un po' rincuorata.

A dire la verità non  ho ancora bene in mente che cosa mi aspetta anche nel caso dovessi riuscire a entrare. Sono sicura che dovrò studiare tantissimo ma questo è il minimo.

Ho letto poi, che hanno intenzione di riformare i test di ingresso e fare più prove anziché una sola!



Ho già gli incubi per un test figurati per più test! Sono una persona terribilmente ansiosa per cui non posso non preoccuparmi. 

Va bene, faccio finire il post qui perché non voglio angosciare anche voi. Vi auguro ogni bene, un saluto,


 Aranel Laston

giovedì 31 dicembre 2015

RECENSIONE: THE IMPORTANCE OF BEING EARNEST DI OSCAR WILDE

BUON CAPODANNO PICCOLI INTREPIDI!


Dovete perdonare la mia assenza ma il panettone mi ha rapita e tenuta sotto ostaggio per giorni!E' stato davvero orribile, ma adesso sto bene fortunatamente.
So che starete tutti festeggiando fra montagne di cibo ma io non posso non recensirvi un libro che ho appena finito di leggere e che mi è piaciuto tantissimo.


Mi è stato regalato per il compleanno da una personcina speciale e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita.

                                                                         ***
Titolo:The importance of being Earnest
Autore: Oscar Wilde
Pagine: 192
Editore: Mondadori
Trama: Earnest in inglese significa “serio” ed Ernesto, Earnest appunto, è il nome preferito da Gwendolen Fairfax, figlia di Lady Bracknell.John Worthing ama Gwendolen e per conquistare l’amore si fa chiamare Ernesto. John, che è di oscuri natali, inventa anche l’esistenza di un fratello scapestrato, parte che fa interpretare all’amico Algernon Moncrieff, innamorato di Cecily, pupilla di John.Quando l’imbroglio, molto poco serio in verità, ordito da John sta per essere smascherato, un provvidenziale riconoscimento consente a John di scoprire che il suo vero nome è Ernesto, che è figlio di una sorella di Lady Bracknell e che Algernon è realmente suo fratello.I due giovani possono ora sposare le fanciulle che amano.




Come già sapete non sono esperta di libri classici, mi riesce difficile finire di leggerli e non riesco mai ad immergermi completamente nella storia; ma con Wilde è tutta un' altra storia.
Il libro è una commedia teatrale suddivisa in tre atti, tutti presentano una lingua scorrevole, limpida e anche un po' frivola.
Ho amato un po' tutti i personaggi, che si sono fatti conoscere soprattutto attraverso i dialoghi: la poca presenza di descrizioni costituisce un punto fondamentale, non c'è paura di annoiarsi o di perdersi in monologhi lunghi pagine. Ovviamente essendo una commedia teatrale non mi aspettavo grandi descrizioni, ma credo che Wilde sia riuscito a trovare il giusto equilibrio e a creare qualcosa di davvero speciale.
Di solito ho sempre montagne di parole da dire dopo la fine di un libro ma con questo è stato diverso; mi ha fatto riflettere molto su come l'importanza dell'apparenza era pronunciata negli anni dell' epoca vittoriana:

 "Noi viviamo, come spero voi sappiate, signor Worthing, in un’epoca di ideali. Questo fatto è di continuo menzionato nelle riviste mensili ed è già persino arrivato fino ai pulpiti della provincia, a quanto mi è stato detto. Ebbene l’ideale per me è stato sempre sposare un uomo chiamato Ernesto. C’è qualcosa nel nome Ernesto che ispira fiducia. Dal momento in cui Agenore mi disse di avere un amico di nome Ernesto, ho sentito che ero destinata ad amarvi".

 La commedia utilizza gli ingredienti del dramma per farne una parodia: sono sempre presenti i temi dell’amore contrastato, l'ereditarietà da conquistare, gli stratagemmi di conquista, il figlio illegittimo. Il tutto, però, secondario rispetto al tema principale che è quello del domino delle parole sui fatti.


Non voglio dirvi altro,leggetelo.
E' un libro divertente ed educativo allo stesso tempo; leggero, ma dai contenuti forti. 
Non ho niente da obiettare, o da criticare per cui credo che i suoi 5 mini Calcifer se li meriti tutti.



Spero che leggiate questo fantastico libro, e vi auguro di abbuffarvi fino allo sfinimento!
Buon anno piccoli tartufi arrostiti.
con affetto,

AlexiSnowdrop.



Vi consiglio...! # 3

Salve a tutti!
In questi giorni ho molte cose da fare ma quello che mi manca è la voglia, purtroppo. Sta diventando difficile persino leggere perché quando ho un po' di tempo devo sempre fare qualcos'altro e non posso dedicarmi alla lettura. Vorrei che inventassero un nuovo lavoro, ben retribuito, che consista nel rimanere spaparanzati da qualche parte a leggere! Purtroppo però l'uomo che vive di speranze, muore disperato per cui facciamoci coraggio e andiamo avanti.

Siccome non ho molto tempo per leggere e quindi non ho fatto grandi letture, vi propongo una recensione su di un film che ho molto amato:

Un Giorno Tutto Questo Dolore Ti Sarà Utile 

so che è stato tratto da un libro, ma il film mi ha così appagato che non sento la necessità di andarlo a leggere, non ora almeno. 

"Mi chiamo James Sveck, ho diciassette anni e parlare... mi piace poco. La gente parla sempre di sé anche quando non ha qualcosa di interessante da dire. A forza di dirmi che sono un disadattato, mi hanno convinto che lo sono. Per farli contenti basterebbe sparire senza lasciar detto niente. Come quando te la fili da una festa e nessuno se ne accorge…"

Il film è arrivato nelle nostre sale nel 2012 ma io l'ho visto solo quest'anno e mi sono completamente innamorata. 

James Sveck è un adolescente con qualche problema a relazionarsi con i suoi coetanei; la sua migliore amica è la nonna che è l'unica a comprendere il suo spirito sensibile. Il resto della famiglia è piuttosto bizzarro ma allo stesso tempo stereotipato: la madre è al suo terzo matrimonio, fallito dopo pochi giorni, la sorella è una fricchettona studentessa di ventitré anni, con una relazione clandestina con un professore polacco molto più vecchio di lei e infine il padre è un ricco uomo d'affari, ossessionato dalla sua immagine e che medita di fare un'operazione estetica al viso. 


Credo che tutti sarebbero impazziti con una famiglia così; i genitori del povero James però gli fanno pressioni perché frequenti una terapista che possa aiutarlo.

"Tutti dicono che sono matto... ma io mi chiedo se i matti non sono tutti loro!"

James, in un primo momento, non ha nessuna voglia di frequentare le sedute di psicoterapia ma pian piano si lascerà convincere dalla nonna e scoprirà, e noi con lui, una cosa importantissima che gli farà aprire gli occhi.


Questo film è perfetto sotto molti punti di vista. La trama è un alternarsi di momenti drammatici e divertenti, non è affatto un film pesante ma, allo stesso tempo, non è assolutamente da sottovalutare. 

 «Cos'è che vorresti fare?» 
 «Vorrei comprarmi una casa. Una casetta nel Midwest» 
 «E in quella casa, cosa faresti?»
 «Leggerei. Leggerei tanto, tutti i libri che ho sempre voluto leggere ma non ho potuto perché dovevo andare a scuola, e poi mi troverei un lavoro, ad esempio in una biblioteca o come portiere di notte o roba del genere, e imparerei un mestiere - come il rilegatore, il falegname, il tessitore -, e creerei degli oggetti, degli oggetti belli, e mi occuperei della casa e del giardino»

Consiglio la visione di questa pellicola quando siete un po' giù - io ho fatto così- e sono convinta che riuscirà a rallegrarvi perché è un film pieno di speranza e di buoni propositi per il futuro, nonostante possa sembrare, all'inizio, dire tutto il contrario. Non penso, però, che il film si presti ad un unica interpretazione, quindi fatemi sapere se l'avete visto e cosa ha trasmesso a voi!

A scrivere questa recensione mi sono rallegrata pure io e quindi ora vado a studiare con il cuore colmo di buona volontà! Un abbraccio,

Aranel Laston



martedì 29 dicembre 2015

W w w.. Wednesday

Salve a tutti! 
Da quanto tempo non faccio un "W w w.. Wednesday"! Sembrano passati secoli. Le vacanze di Natale sono quasi giunte al termine, ahimè, e dovrò tornare a scuola e studiare e fare compiti e preparare interrogazioni e... Ok, basta! Non voglio deprimermi. Viviamo l'attimo! 

Dopo questo inutile sproloquiare, vediamo se mi ricordo ancora in che cosa consiste un "W w w.. Wednesday". Si deve rispondere a tre semplicissime domande:

-Cosa stai leggendo?

Se questo è un uomo di Primo Levi

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In realtà si tratta di una rilettura. La prima volta che l'ho letto l'avevo trovato piuttosto complesso e feci un po' fatica  a finirlo. Ora invece, se pur mi rendo conto che è una lettura "difficile", riesco a seguire meglio la lettura. 

-Cosa hai recentemente finito di leggere?

Le gazze ladre di Ken Follett


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Un romanzo davvero carino ambientato durante la seconda guerra mondiale e che ha come protagoniste una squadra di sei donne che giocarono un ruolo chiave per la Resistenza francese. Basato su una storia vera, è un libro molto scorrevole e intrigante.

-Cosa pensi di leggere prossimamente?

Cloud atllas di David Mitchell e Follia di Patrick McGrant


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Sono curiosa,  come sempre, di sapere le vostre risposte!

Aranel Laston